Idea iniziale e Brevetto Prometeo
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Perché non utilizzare la CO2 per rendere l'Idrogeno più fruibile?
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L'iniziale brevetto privato Italiano fu a nome di due ricercatori: Andrea Capriccioli  e Silvano Tosti, ambedue, allora, facenti riferimento al Dipartimento della Fusione Nucleare.

La Commissione ENEA non accolse la richiesta di brevettazione del processo dei due ricercatori con la seguente riassuntiva motivazione:
... qualsiasi bravo professionista, con delle adeguate, conoscenze del settore è in grado di realizzare il processo...

Ai due ricercatori non rimase altro che brevettare Prometeo privatamente. Il brevetto fu concesso e rinnovato.
Il brevetto in questione é scaduto nel 2013 e sostituito con un nuovo e piu' completo processo che ha dato luogo ad un  PCT internazionale, sempre privato.



Breve riassunto Audio




Idea iniziale Prometeo
 
Perché il nome Prometeo: tutto é derivato dalla mitologia greca e da un Titano di nome Prometeo che amava gli umani e si divertiva a burlare il grande Zeus. Tante Prometeo ne fece che, alla fine,  Zeus lo condannò ad una pena dolorosissima.
La punizione consisteva nel tenere il Tatano legato ad uno scoglio perché il suo fegato venisse divorato da un'aquila durante il giorno e ricrescesse durante la notte.
Proprio l'idea del "consumare" durante un periodo per "ricreare" durante un altro, é stato lo spuntto per pensare ad un "volano" energetico (il particolare fatto che Prometeo avesse rubato il fuoco sacro, per farne dono agli umani, è solo una fortunata coincidenza).
Il secondo principio é stato quello di utilizzare il gas serra più diffuso (il famigerato diossido di carbonio CO2) come elemento di collegamento con l'Idrogeno (H2) per formare un gas piu' sicuro da accumulare, piu' diffuso nel suo utilizzo, meno inquinante possibile e piu' semplice da produrre.
Cosa migliore del Metano (CH4)? ovviamente nulla, ma la strada per far accettare la proposta non è stata né semplice né breve.... 

Brevetto

Il progetto Prometeo si proponeva, quindi, di utilizzare eccedenze "low cost” di energia elettrica da fonti rinnovabili e non (prodotte in ore di ridotta domanda) per produrre idrogeno elettrolitico che, reagendo con CO2, veniva convertito in metano (CH4).
  Il metano cosi' prodotto poteva essere immesso in rete o usato in veicoli ad “emissione zero”, oppure utilizzato per la produzione di energia elettrica "high cost" di picco.
  La CO2 poteva provenire da processi industriali che hanno CO2 come sottoprodotto, quali ad esempio la gassificazione del carbone, impianti chimici (produzione di ammonia) o separatori di CO2 installati in impianti termoelettrici.
  Da un'attenta analisi economica è subito apparso che il costo del metano prodotto (chiamato
metano-verde, in quanto CO2 neutrale) aveva un costo molto più alto del metano di origine fossile (2-3 vote superiore).